Estate e fotovoltaico. Il caldo intenso influenza le prestazioni dell’impianto?

Il caldo elevato del periodo estivo può avere un impatto significativo sulle prestazioni degli impianti fotovoltaici. Comprendere i fenomeni associati al surriscaldamento e adottare soluzioni appropriate è essenziale per garantire una produzione ottimale di energia elettrica durante l’estate. La scelta di tecnologie avanzate, accorgimenti progettuali e un’accurata manutenzione può contribuire a massimizzare l’efficienza e la durata dell’impianto, rendendo il fotovoltaico una fonte di energia rinnovabile affidabile ed efficiente in tutte le stagioni.

Fotovoltaico e alte temperature: cosa succede?

Le temperature sempre più alte dei mesi estivi possono influenzare negativamente sulle prestazioni dell’impianto fotovoltaico. Perché?

Per capirlo, è importante esaminare il processo che consente al fotovoltaico di generare energia.

L’interazione dei fotoni presenti nell’energia solare con gli elettroni di silicio crea infatti corrente elettrica continua, che verrà poi trasformata in corrente alternata dall’inverter.

Tuttavia il silicio non è immune al calore e, quando le temperature aumentano, non riesce a dissiparlo efficacemente, creando accumuli che diminuiscono il rendimento dell’impianto.

Lo stesso calo di performance lo si può osservare anche nei dispositivi elettronici come smartphone e pc a contatto con il calore, proprio perché anch’essi utilizzano il silicio.

In questo senso, quando le temperature salgono per raggiungere picchi di calore, nel sistema fotovoltaico avvengono 3 effetti concatenati:

  • il silicio delle celle fotovoltaiche non conduce in modo ottimale
  • viene dispersa una parte di energia elettrica
  • si riduce l’efficienza dell’impianto fotovoltaico

Il coefficiente di temperatura di massima potenza di un impianto fotovoltaico.

Il coefficiente di temperatura di massima potenza (PMTC) è un parametro fondamentale per comprendere l’impatto delle alte temperature sulla capacità dell’impianto fotovoltaico.

È stato dimostrato che i moduli fotovoltaici hanno un rendimento ottimale a una temperatura standard di 25°C. Perciò, quando la temperatura ambiente supera i 25°C, il rendimento dell’impianto può diminuire.

È proprio il coefficiente termico di massima potenza che ci consente di valutare la capacità del pannello solare di tollerare il calore. Esso indica la quantità di potenza che il pannello perderà quando la temperatura aumenterà di 1°C al di sopra dei 25°C.

Soluzioni per il surriscaldamento dei pannelli fotovoltaici e il calo di prestazione.

Per contrastare la perdita di funzionalità e rendimento di un impianto fotovoltaico a contatto con il surriscaldamento ambientale e le temperature estive ormai da record è importante affidarsi ad operatori e tecnici esperti ed estremamente competenti nel settore del fotovoltaico, come il team di Esapro.

Le soluzioni in grado di ridurre al minimo gli effetti negativi delle alte temperature sui sistemi fotovoltaici comprendono infatti accorgimenti progettuali e di installazione, scelta delle più efficaci componenti, oltre ad una corretta e attenta manutenzione.

Alcuni esempi di queste specifiche misure tecniche sono:

  • l’installazione dei pannelli fotovoltaici a pochi centimetri dal tetto per attivare la giusta ventilazione
  • la ricollocazione di alcune componenti, come inverter e combinatori, in un’area ombreggiata
  • la rimodulazione dell’inclinazione dei pannelli solari
  • l’utilizzo di tecnologie a film sottile
  • il ricorso al revamping fotovotaico

In ogni caso, per saperne di più su come correggere e migliorare il rendimento del tuo impianto fotovoltaico a contatto con le alte temperature estive contattaci e affidati alla nostra competenza e ai nostri sistemi di monitoraggio degli impianti fotovoltaici.